#OPIEMMEPOESIA

Pic Maleonar
Brevi frasi, brevissime, non si può neanche parlare di brevi componimenti. Li trovo più simili a cinguettii nell’etere.
Da questo un’uso simbolico dell’hashtag. #opiemmepoesia
#Viviamo affollate solitudini digitali
Una data OFF per WALK THE LINE ai Giardini di Plastica all’interno della cornice di Cresta 2017
#Il vento mi scompiglia i pensieri
Con questa frase si apre un nuovo progetto di “poesia di strada”
Instagram: #ilventomiscompigliaipensieri #opiemmepoesia
ORANGE IS THE NEW BLACK
Ma cos’è questa “street art”?
“Orange is the new black muralism is the new street art
Graffiti is the new street art street art is the new adv (advertasing)”
Disconnettersi per riconnettersi
Un murale e workshop per “Crossing the Borders – Intrecci fra arte e migrazione”
Il muro si trova all’interno dell’Ostello di San Desiderio, Genova, ed è stato interamente realizzato dai partecipanti al workshop.
Un progetto realizzato grazie a: PECO – Progetti Europei di Cooperazione Genova, danzacontempoligure.org,
Goethe Institu Genua
“DELFINI” PER “VEDO A COLORI 2017” – A Sibilla Aleramo
Nel suo primo romanzo “Una Donna”, Sibilla Aleramo descrive il suo arrivo nella città di Civitanova Marche, all’età di undici anni, e il primo incontro con il mare. I delfini simboleggiano questo incontro e rapimento, sono un calligramma composto da quelle parole che, all’inizio del libro, descrivono quell’incontro col mare: “The sea was a bad expanse of silver, the sky an infinite smile resting upon my head…”.
“My lungs drank in with avidity all that free air, that salty breath. I would race up and down in the sun on the shore and face the waves as they curled on the sand.” “Delfini” è un murale site-specific che fa riferimento alla dura vita della Sibilla Aleramo. Un vortice di delfini vuole creare una relazione fra il mare e quello che la donna affrontò: stuprata da quello che sarebbe divenuto suo marito, e che lavorava nell’azienda del padre. Nella mitologia ci sono molte storie che connettono i delfini al salvataggio. Sibilla Aleramo divenne il simbolo di una nuova donna che controlla la sua vita, una donna che salvò se stessa da una vita scritta. Il proverbio latino “per aspera ad astra” (in alto a destra) fa da commento alla sua vita. In alto a sinistra, la firma di Opiemme si accompagna ad una frase dell’artista “Il vento mi scompiglia i pensieri”.
La composizione del murale fa riferimento alla serie “Vortex” di Opiemme, con questa spirale di delfini, e la costellazione stessa del Delfino che la taglia a metà.