ASK THE DUST, ASK THE PEOPLE, HAITI, 2014

ASK THE DUST, ASK THE PEOPLE, HAITI, 2014

Uno dei bimbi durante un workshop nella missione Camilliana di Croix-de-Bouquetes, Haiti, 2014

“Ci saranno momenti di confusione e desiderio, e altri in cui la mia solitudine verrà alleviata solo dalle lacrime che, come uccellini bagnati, cadranno ad ammorbidirele mie labbra aride.” John Fante

Nel Febbraio/Marzo 2014 sono stato ad Haiti, accompagnato da Gianluca Orrù di Tekla (munito di macchina fotografica, microfono e camere), nella capitale Port Au Prince, colpita nel 2010 da un terremoto di magnitudo 7 e da un’epidemia di colera, con oltre 200 mila morti. Da qualche anno davo il mio supporto all’asta di beneficenza “Speech for Haiti, nata in seguito al terremoto, per i padri Camilliani di Torino, e volevo vedere la realtà di questo paese, e le attività che avevo sostenuto.
Per tre settimane siamo stati ospitati nel “Foyer Saint Camille” a Croix de Bouquets dei Padri Camilliani, dove sorgono un’ospedale, una chiesa, un seminario, gli alloggi dei padri e il Foyer Bethléem: una piccola struttura che accoglie bambini disabili e abbandonati dai genitori.
L’area era cintata da mura con filo spinato militare, e sorvegliata da alcune guardie armate. Così gli haitiani convivono con l’“uomo bianco”.

I VOSTRI DISEGNI, I MIEI DISEGNI

Febbraio 2014, Kwadèbouke, Port au Prince (Haiti)


Nella nostra prima settimana ho avuto la possibilità di far disegnare i bimbi delle scuole La Providence, St. Camille a Croix de Bouquette, e del Kay Chal a Delmas31 grazie alle Piccole Sorelle del Vangelo. I disegni di oltre 1000 bimbi diventeranno composizioni di colla e carta.

Non saremmo riusciti a fare quest’esperienza senza la disponibilità di molte persone: Angela, Suor Luisa, Suor Vanna, Don Crescenzo, Maurizio Barcaro, i direttori e gli educatori delle scuole, e il ns amico haiitiano Claudy che ci accompagnava e guidava per le strade e mediava in creolo con i passanti, Nana di artstreetvizyonayiti.org, gentilissima che ci ha introdotto ai bimbi di St. Camille.

Questo è un progetto autoprodotto per sostenere l’ospedale Foyer St. Camille con l’asta torinese di Madian Orizzonti: Madian Orizzonti

NON C’E’ PIU’ UNA CITTA’

Febbraio 2014, Port au Prince (Haiti)


Foto e video di Gianluca Orrù (Tekla Video, Torino)

“Sono passati cinque giorni dal nostro arrivo nella missione St. Foyer St. Camille a Croix-des-Bouquets. Abbiamo visto pochissimo. Gli spostamenti non sono facili.
Polvere, muri, filo spinato. Bianchi nascosti dietro le mura. Qualche strada asfaltata. Macerie ovunque. Muri pericolanti. Vetri spaccati dal terremoto, colonnati instabili. Pochissima ricostruzione. Il famoso Palazzo Presidenziale è stato smantellato. Ai margini delle strade, le persone vendono un pò di tutto, in mercati che si allungano sulla Route Nationale #1. La domenica, si lavano le auto e le moto. Sopra uno strato di spazzatura che ricopre il suolo. Nelle strade di questa capitale non ho visto uno straniero camminare fra gli haitiani.
Abbiamo marginalmente attraversato quella che viene definita la più povera e pericolosa area dell’emisfero occidentale: lo slum di Cité Soleil. Abbiamo ripreso poco con una gopro. Cercando di non farci vedere, da sguardi tutt’altro che amichevoli. Tante dita medie alzate.
Non abbiamo visto un bianco, in un percorso di una ventina di chilometri. Qui non c’è una città, nè una capitale, e mi chiedo se mai ci sia stata prima del terremoto del 12.01.2010
Non so se potrò dipingere dove e come avrei voluto. La percezione di pericolo è molto alta.”

CHIEDI ALLA POLVERE, CHIEDI ALLE PERSONE

Febbraio 2014, Torino

Le persone non fanno i viaggi. Sono i viaggi che fanno le persone.” J. Steinbeck
Per essere un vero artista devi essere una persona reale” Victor Rice

Ad Haiti, nella capitale Port-au-Prince, Opiemme darà vita ad un nuovo progetto di pittura e poesia, di gioco e colori, e dipingerà con i bambini della scuola Foyer St. Camille, a quattro anni dal devastante terremoto del 12 Gennaio 2010. L’artista di Torino fa del “viaggio” una prerogativa della sua poetica, e dopo il progetto realizzato nell’estate 2013, “Un viaggio di pittura e poesia”, raccontato dall’Huffington Post (Usa), dove attraversò l’Italia con un simbolico percorso di poesia di strada, sarà ad Haiti accompagnato dal giornalista e videomaker, Gianluca Orrù di Tekla Television, che racconterà passo passo il suo lavoro.

Il progetto si ispira al titolo di un famoso romanzo di John Fante, “Chiedi alla polvere” (1939).
Domande, domande, domande: conoscere parlando con le persone. Come mai tante Ong nel paese? Perché la situazione è ancora così tragica? Cosa è stato ricostruito? Chiedere alla polvere, l’unica cosa rimasta in abbondanza dopo il terremoto; Chiedere alla persone, che non hanno voce, come si vive oggi ad Haiti. Ricordare una data, il 12 Gennaio 2010, che a differenza del 11 Settembre 2001, è stata facilmente dimenticata.

Perché Haiti?
A Torino nel 2010 Opiemme si avvicina al dramma del terremoto haitiano, donando suoi lavori per l’asta di beneficenza “Asta X Haiti”, organizzata dalla Onlus Madian Orizzonti per sostenere la Costruzione dell’Ospedale dei Padri Camilliani di Saint Camille e di Jeremee. L’artista contribuirà a tutte le edizioni con svariate opere. Questo viaggio vorrebbe aiutare a crescere le adesioni di artisti e collezionisti all’asta benefica (https://www.madian-orizzonti.it/come-contribuire)

PRIMA DI PARTIRE

Febbbraio 2014, Nowhere

Un viaggio è come un matrimonio. La maniera sicura per sbagliare è credere di tenerlo sotto controllo.” John Steinbeck

Ho fatto questo lavoro poche settimane dopo il terremoto di Haiti del 12 Gennaio 2010. Ricordo chiaramente quel momento, ero su un treno, fra Milano e Torino, computer sulle gambe. Nel Dicembre 2010 è andato nell’asta per Haiti a Tonio. Ho preso parte a ogni edizione dell’asta di beneficenza “Asta x Haiti“.

Fra pochi giorni Gianluca Orrù, di Tekla Studio, e io partiremo, e saremo ospiti dei Padri Camilliani nella capitale haitiana di Port-au-Prince. E’ un progetto nato a fine Novembre 2013, con tempi molto corti. Ho sempre voluto vedere che cosa succede in quel paese. Spero che sia anche una piccola occasione per dare attenzione all’asta torinese e aumentare le adesioni di artisti e collezionisti.

Sarà un viaggio fatto di colori e gioco per alcuni bambini haitiani, di domande per raccontare come è oggi il paese dopo il sisma. CHIEDI ALLA POLVERE, CHIEDI ALLE PERSONE

Il mio grazie va a chi mi ha aiutato a far sì che questo viaggio iniziasse:
Anna, Alessando, Edward, Elisabetta, Elisa, Gianluca, Marta, Riccardo.

Opiemme

Support here:
Madian Orizzonti