ASUNCION: MONTEVIDEO URUGUAY
Source: Brooklynstreetart
VORTEX, IRRADIATION, BOLOGNA
Novembre 2014, Bologna, Italia
“Irradiation” è un nuovo murales a Bologna, in piazza XX Settembre, vicino alla stazione centrale e posto sul tetto dell’Autostazione dei bus.
“Vortex” e”Irradiation” è una serie di lavori ispirati dalle stelle, dal cielo e dall’universo.
“L’alfabeto scende dalle stelle”, libro del genetista Giuseppe Sermonti, si sposa con questa ricerca.
“Volevo dipingere quel piccolo spot dal 2012. Poi a Gennaio 2014 ho ricevuto un premio alla Fiera Setup. Mi hanno presentato la direzione di Autostazione, dove la fiera è ospitata, e ho subito chiesto: Posso dipingere quel casotto?” Opiemme
Egli desidera il tessuto del cielo
di William Butler Yeats
Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri
del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera perché
cammini sopra i miei sogni.
Don’t steal my freedom, Como
Ottobre 2014, Como, Italy
Don’t steal my freedom, 2014
Un monumento alla libertà delle bici
Situato in Piazza Volta, Como
Un’installazione pubblica per StreetScape3 e ComON
Foto di: Emanuele Scilleri
Maggio, 2015 Nowhere
L’installazione doveva essere rimossa a inizio Novembre 2014.
Alla fine del Maggio 2015 era ancora in piazza Volta, apprezzata dai passanti.
Su Instagram si trovano diverse foto con l’hashtag #dontstealmyfreedom
UN TRIBUTO IN MINIATURA ALLA SZYMBORSKA IN MOSCIANO
Un intervento di poesia di strada su mattone. Le parole sono prese dalle prime tre righe della poesia di Wislawa Szymborska “Sotto una piccola stella”.
MOSCIANO SANT’ANGELO, ABRUZZO
Agosto 2014, Mosciano Sant’Angelo
Un nuovo tributo alla poesia di Wislawa Szymborska, dopo quello dedicatogli a Gdansk per il Monumental Art.
I primi tre versi di “Sotto a una piccola stella” compongono l’astro, il “vortex”.
Under a certain little star” are used in the “vortex” work:
“Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.”
Artisti: Alleg, Gio Pistone, Giulio Vesprini, Mp5, DIssendo Cognitivo, Opiemme
UN TRIBUTO ALLA POESIA DI WISLAWA SZYMBORSKA
MOBY DICK X MAU (TORINO)
Maggio 2014, Torino, Italy
Opiemme, LA BALENA DI ACHAB, tributo a Moby Dick di Melville, Mau, 2014
Una nuova pittura murale per il MAU (Museo di Arte Urbana).
Situato in corso Tassoni angolo via Cibrario, a Torino, il calligramma è ispirato alle parole di Melville dal suo capolavoro “Moby Dick”.
I VOSTRI DISEGNI, I MIEI DISEGNI
Febbraio 2014, Kwadèbouke, Port au Prince (Haiti)
Nella nostra prima settimana ho avuto la possibilità di far disegnare i bimbi delle scuole La Providence, St. Camille a Croix de Bouquette, e del Kay Chal a Delmas31 grazie alle Piccole Sorelle del Vangelo. I disegni di oltre 1000 bimbi diventeranno composizioni di colla e carta.
Non saremmo riusciti a fare quest’esperienza senza la disponibilità di molte persone: Angela, Suor Luisa, Suor Vanna, Don Crescenzo, Maurizio Barcaro, i direttori e gli educatori delle scuole, e il ns amico haiitiano Claudy che ci accompagnava e guidava per le strade e mediava in creolo con i passanti, Nana di artstreetvizyonayiti.org, gentilissima che ci ha introdotto ai bimbi di St. Camille.
Questo è un progetto autoprodotto per sostenere l’ospedale Foyer St. Camille con l’asta torinese di Madian Orizzonti: Madian Orizzonti
NON C’E’ PIU’ UNA CITTA’
Febbraio 2014, Port au Prince (Haiti)
Foto e video di Gianluca Orrù (Tekla Video, Torino)
“Sono passati cinque giorni dal nostro arrivo nella missione St. Foyer St. Camille a Croix-des-Bouquets. Abbiamo visto pochissimo. Gli spostamenti non sono facili.
Polvere, muri, filo spinato. Bianchi nascosti dietro le mura. Qualche strada asfaltata. Macerie ovunque. Muri pericolanti. Vetri spaccati dal terremoto, colonnati instabili. Pochissima ricostruzione. Il famoso Palazzo Presidenziale è stato smantellato. Ai margini delle strade, le persone vendono un pò di tutto, in mercati che si allungano sulla Route Nationale #1. La domenica, si lavano le auto e le moto. Sopra uno strato di spazzatura che ricopre il suolo. Nelle strade di questa capitale non ho visto uno straniero camminare fra gli haitiani.
Abbiamo marginalmente attraversato quella che viene definita la più povera e pericolosa area dell’emisfero occidentale: lo slum di Cité Soleil. Abbiamo ripreso poco con una gopro. Cercando di non farci vedere, da sguardi tutt’altro che amichevoli. Tante dita medie alzate.
Non abbiamo visto un bianco, in un percorso di una ventina di chilometri. Qui non c’è una città, nè una capitale, e mi chiedo se mai ci sia stata prima del terremoto del 12.01.2010
Non so se potrò dipingere dove e come avrei voluto. La percezione di pericolo è molto alta.”
CHIEDI ALLA POLVERE, CHIEDI ALLE PERSONE
Febbraio 2014, Torino
“Le persone non fanno i viaggi. Sono i viaggi che fanno le persone.” J. Steinbeck
“Per essere un vero artista devi essere una persona reale” Victor Rice
Ad Haiti, nella capitale Port-au-Prince, Opiemme darà vita ad un nuovo progetto di pittura e poesia, di gioco e colori, e dipingerà con i bambini della scuola Foyer St. Camille, a quattro anni dal devastante terremoto del 12 Gennaio 2010. L’artista di Torino fa del “viaggio” una prerogativa della sua poetica, e dopo il progetto realizzato nell’estate 2013, “Un viaggio di pittura e poesia”, raccontato dall’Huffington Post (Usa), dove attraversò l’Italia con un simbolico percorso di poesia di strada, sarà ad Haiti accompagnato dal giornalista e videomaker, Gianluca Orrù di Tekla Television, che racconterà passo passo il suo lavoro.
Il progetto si ispira al titolo di un famoso romanzo di John Fante, “Chiedi alla polvere” (1939).
Domande, domande, domande: conoscere parlando con le persone. Come mai tante Ong nel paese? Perché la situazione è ancora così tragica? Cosa è stato ricostruito? Chiedere alla polvere, l’unica cosa rimasta in abbondanza dopo il terremoto; Chiedere alla persone, che non hanno voce, come si vive oggi ad Haiti. Ricordare una data, il 12 Gennaio 2010, che a differenza del 11 Settembre 2001, è stata facilmente dimenticata.
Perché Haiti?
A Torino nel 2010 Opiemme si avvicina al dramma del terremoto haitiano, donando suoi lavori per l’asta di beneficenza “Asta X Haiti”, organizzata dalla Onlus Madian Orizzonti per sostenere la Costruzione dell’Ospedale dei Padri Camilliani di Saint Camille e di Jeremee. L’artista contribuirà a tutte le edizioni con svariate opere. Questo viaggio vorrebbe aiutare a crescere le adesioni di artisti e collezionisti all’asta benefica (https://www.madian-orizzonti.it/come-contribuire)
PRIMA DI PARTIRE
Febbbraio 2014, Nowhere
“Un viaggio è come un matrimonio. La maniera sicura per sbagliare è credere di tenerlo sotto controllo.” John Steinbeck
Ho fatto questo lavoro poche settimane dopo il terremoto di Haiti del 12 Gennaio 2010. Ricordo chiaramente quel momento, ero su un treno, fra Milano e Torino, computer sulle gambe. Nel Dicembre 2010 è andato nell’asta per Haiti a Tonio. Ho preso parte a ogni edizione dell’asta di beneficenza “Asta x Haiti“.
Fra pochi giorni Gianluca Orrù, di Tekla Studio, e io partiremo, e saremo ospiti dei Padri Camilliani nella capitale haitiana di Port-au-Prince. E’ un progetto nato a fine Novembre 2013, con tempi molto corti. Ho sempre voluto vedere che cosa succede in quel paese. Spero che sia anche una piccola occasione per dare attenzione all’asta torinese e aumentare le adesioni di artisti e collezionisti.
Sarà un viaggio fatto di colori e gioco per alcuni bambini haitiani, di domande per raccontare come è oggi il paese dopo il sisma. CHIEDI ALLA POLVERE, CHIEDI ALLE PERSONE
Il mio grazie va a chi mi ha aiutato a far sì che questo viaggio iniziasse:
Anna, Alessando, Edward, Elisabetta, Elisa, Gianluca, Marta, Riccardo.
Opiemme
Support here:
Madian Orizzonti