Nell’estate 2013, Opiemme inizia “Un viaggio di pittura e poesia“. Un progetto ispirato ai primi passi della sua ricerca artistica: portare la poesia incontro alle persone. Con una serie di pitture poetiche pubbliche, studiate in maniera site specific, e con attenzione ai poeti locali, Opiemme crea un percorso di poesia di strada che attraversa simbolicamente da Nord a Sud Il bel Paese.
18 murales: dai 30 ai 180 metri quadri, 7 km di scritte che si rincorrono sui marciapiedi di Torino a creare un “Fiume di parole”, 3 pensiline dell’autobus, e un site-specific per una performance.
Poesie e testi: E. A Poe, Giovanni Pascoli, S. Francesco D’Assisi, Louise Armstrong, Franco Arminio, Giacomo Leopardi, System of a Down, poeti locali di Menfi (Sicilia), Riccardo Bacchelli, e altri.
Oltre 5000 Km percorsi in treno e bus
Il progetto è stato supportato da: Elastico Studio eAntonio Storelli (Bologna), 3)5 Artecontemporanea (Rieti), Bi-BOx Art Space (Biella), Studio D’Ars (Milano), e seguito tappa a tappa da ZIGULINE webzine
Tre giorni intensi nel basso Lazio, per “In Attesa, Art at the Bus Stop” Un nuovo progetto dei ragazzi di Memorie Urbane. 12 artisti dipingono due fermate degli autobus a testa a Gaeta, Terracina, e Formia.
Questo è il sito di INATTESA, e qui puoi sostenere il progetto con un crowfounding
Artisti: ALOHA OE, CANCELLETTO, HOPNN, CAMILLA FALSINI, ROCCO LOMBARDI, DIEGO MIEDO, MILLO, MP5, OPIEMME, JONATHAN PANNACCIO’, GIULIO VESPRINI, ZOLTA
E così anche Menfi ha un intervento di street art realizzato su una grande superficie. Le grotte del Purgatorio sono tornate a vivere. E sui social network sono comparse foto di chi si ritraeva davanti al lavoro. Se passi da quelle parti e fai una foto inviala o tagga Ivan Barreca. Le foto inviate verranno pubblicate su questa pagina.
Il lavoro riproduce la scritta Menfi a caratteri cubitali. Ogni lettera si compone di una poesia di un autore menfitano (R. Di Blasi, N. Ardizzone, C. Calcagno, A. M. Mistretta).
Iniziano con tre mesi di viaggio attraverso l’Italia, i primi passi e murales di questo progetto. Con una serie di pitture poetiche, pensate in modo site-specific, con attenzione ai poeti locali, e a testi in grado di rappresentare parte della cultura dei luoghi attraversati, Opiemme ha creato un percorso di poesia di strada, che simbolicamente attraversa l’Italia da Nord a Sud. “Un viaggio di pittura e poesia” è un progetto di arte pubblica e Manifesto
di quelli obbiettivi espressi da Opiemme fin dagli inizi della sua ricerca: “avvicinare la poesia alle persone, rinnovarne i canali comunicativi, e cercare nuovi modi con cui presentarla”. Opiemme ha mosso un passo avanti nel portare la poesia di strada a contatto col muralismo, passando da interventi effimeri a immagini e parole dipinte e visibili in spazi pubblici, e in luoghi di vita quotidiana.
Questo progetto è stato seguito da ZIGULINE webzine, e supportato da: Portanova12 (Bologna), 3)5 Artecontemporanea (Rieti)
18 murales: dai 30 ai 180 mq di superfici murali, 7 km “River of words” dipinti sui marciapiedi di Torino, 3 fermate dell’autobus, e un’installazione per una performance
Poesie e parole di: E. A Poe, Giovanni Pascoli, S. Francesco D’Assisi, Louise Armstrong, Franco Arminio, Giacomo Leopardi, System of a Down, poeti locali di Menfi Menfi (Sicilia), Riccardo Bacchelli, and others.
Ospite del Bunker, a Torino, Opiemme ha occasione di praticare prima dell’inizio del “viaggio”. Dipinge la famosa poesia “The Raven” (Il corvo) di Edgar A. Poe e una palla di lettere.
Originariamente intitolata: “The pig and the young lady // Il maiale e la fanciulla” Musica dei Signal Electrique (Fr) Riprese di Jacopo Montaldo
Dopo aver girato, l’attrice manifestò la volontà di non comparire nel video per paura di essere chiamata “Miss Merda”. Per non buttare il girato, Opiemme decise di coprire pazientemente la sua faccia, frame per frame, con lettere che potessero esprimere i suoi sentimenti e richiamassero un codice fumettistico.
In January 2011 this action took place again in Turin as a group performance by citizens and schoolchildren. L’esperienza raccontata in un articolo di Luca Indemini su La Stampa. Nella primavera del 2011 è stata riproposta a Rovereto per l’evento AntePrimaVera, Mart, curato da Dalia Macii.
Un progetto di Manuela Colombera per Il Gabbiano, in collaborazione con Studio D’Ars (Question Mark, Milano) e Square23 Gallery (Torino). Un grazie per le foto a Livio Ninni.
“Attraversando il ponte che porta verso la zona industriale si intravede un edificio grigio. L’ex carcere. Avvicinandosi ci si accorge che la struttura non è completamente grigia. Sulla facciata una cascata di colori sembra uscire da un camino. La cascata è di Opiemme e credo si possa considerare un simbolo della trasformazione di questo edificio. Lo stabile, ex struttura penitenziaria, ora trasuda letteralmente colori ed emozioni. Il carcere visto da fuori sembrerebbe un carcere se… Opiemme non fosse passato dalla Valtellina.” Daniele Decia
Artisti: Anamaken, Mrfijodor, Corn79, ORTICANOODLES, Urbansolid Art, Alex Caligaris, SeaCreative, Andrea Ravo Mattonii, ETNIK, OPIEMME, Akab, Alexander Tenia, Ale Puro e Skià.
Nel quartiere generale di Ziguline Magazine per la XIV edizione dell’Ariano Folk Festival. Quattro giorni su una parete di 150mq circa, con le parole del poeta Franco Arminio:
“Noi stiamo qui stiamo in mezzo a questo vento un vento che soffia pure se resta fermo […]”
Penso sia uno dei lavori meglio riusciti nell’estate 2013, con questa cascata di colori, e un richiamo a parole profondamente legate al territorio. O semplicemente saranno le emozioni e i momenti passati nel paese, il cibo, un’estate calda e fresca la sera. Lì ho incontrato Victor Rice e rifletto ancora sulle sue parole: “To be a real artist you have to be a real person”.
Un grazie per le foto a: Floriano Cappelluzzo, Mario Covotta
L’acqua non ha forma, è docile e malleabile perché si adatta a quello che incontra. E proprio l’acqua è il tema che unisce due quartieri della periferia nord di Torino, Barca e Bertolla. Un tempo noti come i borghi dei lavandai e dei barcaioli, situati nella Circoscrizione 6, soffrono per la carenza di luoghi di ritrovo e aggregazione, di spazi per attività sportive e ricreative. Una zona, per altro, in cui i piccoli negozi sono stritolati dalla concorrenza delle grandi catene di supermercati. Per cercare di cambiare, almeno in parte, questa situazione un anno fa è nato il progetto di sostegno al commercio locale Rivivi Barca Bertolla, che ha visto il coinvolgimento attivo dei commercianti in azioni di promozione, con un’ipotesi di intervento di valorizzazione dello spazio pubblico. Intervento che, su proposta dei Bagni Pubblici di Via Agliè, si è concretizzato nell’iniziativa denominata Un fiume di parole a Barca e Bertolla, pittura poetica realizzata dall’artistaOpiemme da far scorrere per i sette chilometri di Strada Settimo e Strada San Mauro, ricordando – con l’acqua come filo conduttore – i mestieri storici dei borghi. […] “Per ora è stato realizzato un chilometro e mezzo di pittura sui marciapiedi”, ha spiegato durante la presentazione del progetto al pubblico Luca Bertini, Presidente dell’Associazione commercianti Barca e Bertolla, “masi prevede di terminare il tutto per la fine di settembre”. Un lavoro “epico”, per dirla alla maniera di Opiemme, che vuole da un lato valorizzare il territorio, dall’altro avvicinare i suoi abitanti all’arte e alla poesia, creando un ponte tra i due quartieri coinvolti.
Un articolo di Claudia Giraud on Artribune Foto di Thuy Duong Nguyen e Claudia Giraud
“Questo mare è pieno di voci, questo cielo è pieno d visioni…” Giovanni Pascoli
“Farfalla” Inspirato a Dualismo di Arrigo Boito
“Son luce ed ombra; angelica Farfalla o verme immondo, Sono un caduto chèrubo Dannato a errar sul mondo, O un demone che sale, Affaticando l’ale, Verso un lontano ciel.”
“…e il naufragar m’è dolce in questo mare.” Da L’infinito, Giacomo Leopardi
“Albero della legalità”
“non c’è legalità senza decenza senza coscienza mani nude disarmate senza macchia opponiti con dignità senza violenza molti che fanno cambiano culture con coraggio coscienzacapire vivere cambiare la mafia la vivi se la scegli”
Grazie a 3)5 Arte Contemporanea e al Comune, Opiemme arriva a Rieti. In collaborazione con Madre Natura realizza un site specific sulle parole latine del “Laudes Creaturatum” (Cantico delle creature) di San Francesco. Gli stencil si muovono fra muschi e licheni, creando un murales di circa 40 metri di lunghezza, che si fonde con il paesaggio del Santuario di San Fabiano, il Santuario della Foresta. Sembrerebbe che San Francesco sia arrivato in questo luogo di pace nel settembre del 1225. Immerso nel verde intenso dei boschi e cullato dal suono delle sorgenti il Poverello con molta probabilità vi scrisse l’immortale Cantico delle Creature. “Cammino di Francesco”
Il secondo murales è in memoria di Antonio Sallustri, il barbiere del quartiere di Villa Reatina, e per il suo amore per il mare.
“Venne l’uomo santo e rifuggendo la pompa del mondo e la conversazione degli uomini…” Anonimo Reatino, Actus Beati Francisci in Valle Reatina, VII, 35, a c. di A. Cadderi, Assisi, Edizioni
“Mostrami il tuo cane, e ti dirò chi sei”, Riccardo Bacchelli (Bologna, 19 Aprile 1891 – Monza, 8 Ottobre 1985) Dopo aver dipinto un tributo a Giovanni Pascoli, Opiemme torna a Bologna.
Una performance per il F.A.C.K. Festival a Cesena di Opiemme e OperaRotas in MARATONA PERFORMANCE, a cura di Paolo Angelosanto. “Alla ricerca della comunicazione perduta su un tappeto di stelle e lettere, fra sogni, speranze, e dubbi, la performer incarna una Gaia Terra, eterea e pura, che cerca di ritrovare il contatto con l’umanità attraverso parole e poesia.” Foto di Abele Gasparini
Una nuova pittura poetica a Bologna, dedicata al poeta italiano Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna 1855 – Bologna, 1912). Pascoli scrive il X Agosto in memoria dell’assassinio del padre Ruggero, avvenuto in circostanze misteriose la notte di S. Lorenzo, il 10 agosto 1867.
X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto: l’uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini.
[…]
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male!
Arriva alla sua fase finale il progetto “Rivivi Barca Bertolla”, che ha visto il coinvolgimento attivo dei commercianti di questo territorio nella valutazione di un intervento da farsi sullo spazio pubblico. La loro scelta è ricaduta su un intervento artistico di street art e poesia, svolto attraverso l’installazione di Opiemme. L’iniziativa, denominata “Un fiume di parole a Barca e Bertolla”, prevede una “pittura poetica” che vuole da un lato valorizzare il territorio, dall’altro avvicinare i suoi abitanti all’arte e alla poesia, grazie a Opiemme, artista e poeta di strada, che decorerà con un fiume di parole i marciapiedi, connettendo i due quartieri con testi sull’acqua, elemeto che ha contraddistinto la storia dei quartieri, un tempo popolati da lavandai e barcastoricamente unisce . L’intervento è iniziato la prima settimana di luglio, decorando i 7 km di lunghezza di strada San Mauro e strada Settimo. Questa iniziativa vuole essere una risposta al bisogno di caratterizzare queste due strade, di creare un trait d’union tra i quartieri di Barca e di Bertolla, e infine di sfruttare il passaggio e l’alta percorrenza viabile di questo territorio attraverso un intervento visibile.
Un progetto realizzato grazie al sostegno e al contributo della Circoscrizione 6 e della Città di Torino, e realizzato grazie ai “Bagni Pubblici di Via Agliè”.
Il progetto “Un viaggio di pittura e poesia” inizia a Torino grazie a questa pittura al Bunker. “Il corvo” è uno dei primi calligrammi, su sagoma nera e con testo a mano libera, tributo all’omonima poesia di E. A. POE