ROTOLINI DI POESIA

Dal 2003, Nowhere

Ho iniziato attorno al 1998 scrivendo poesie. Ho cercato subito di mischiare le parole all’arte visiva. Rinnovare la comunicazione della poesia, svecchiarla, è stato il mio primo intento, anche se all’inizio non ne ero consapevole.
Cercavo di portare la poesia incontro alle persone, in modo che i testi potessero essere letti per caso, camminando per strada, o che una poesia fosse scoperta in un luogo dove non la sia aspettava. “La poesia come non si è mai vista”.
Ho usato poster e adesivi principalmentefino al 2003, poi sono arrivati i “Rotolini di poesia”.
Dei piccoli pezzi di carta arrotolati con del filo, appesi in strada, in modo che le persone potessero coglierli. “Cogli la poesia”.
Attiravano l’attenzione delle persone. Funzionavano. Così tanto che per la Notte Bianca di Roma del 2007 ne furono fatti 30.000, e così molti altri festival li chiesero: dal Musicultura di Macerata, a Parma Poesia, da Scrittori in Città di Cuneo, a Villa Celimontana Jazz Festival a Roma. Penso di averne realizzati oltre 200.000 in questi anni.
Cercando gli occhi delle persone, per far leggere e far vivere le poesie, ho incontrato la strada.
E la strada, le sue superfici, avrebbe pian piano modellato il mio lavoro.

Alcuni articoli che raccontano queste esperienze:
Su TorinoToday, 2011
Al Musicultura, 2006
A Cusano Mutri
A Parma Poesia 2007, 10.000 Rotolini